La scelta di un brano per le nozze è importante, ampia la scelta per il rito civile

Dalle più commoventi poesie d’amore, per dare al rito un tocco di romanticismo, fino agli aforismi di celebri scrittori, per conferire alla cerimonia un tocco di ironia. Il matrimonio civile permette maggiori possibilità di scelta, rispetto a quello religioso, per quanto concerne testi e letture da parte di amici e parenti.

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Per la lettura di un brano di nozze di ispirazione laica è possibile attingere ampiamente sia dalla letteratura occidentale che da quella orientale: da Neruda a Gibran fino a Pessoa. Grazie alla creatività e saggezza di questi scrittori e poeti potrete impreziosire la cerimonia civile, di solito più essenziale e sbrigativa rispetto al matrimonio in chiesa. Ma non troverete solamente poesie e testi “impegnati”: se avete deciso di dare al grande giorno un tono spiritoso per sdrammatizzare fin da subito la tensione, perché non inserire fra i testi “seri” anche qualche aforisma scherzoso e divertente? Gli aforismi potranno, poi, diventare il tema conduttore dell’evento, comparendo anche sui menù, i segnaposto e i biglietti di ringraziamento. Ma fate attenzione a non scadere nella volgarità: un po’ di spirito allenta la tensione ma è necessario, comunque, mantenere una certa flemma vista l’importanza del rito, anche se meno formale rispetto a quella in un luogo di culto. I testi possono essere affidati anche ad amici o ai testimoni e enfatizzati da una musica di sottofondo, se possibile dolce e appropriata al momento. Può anche succedere che amici e parenti abbiano il piacere di recitare testi e poesie d’amore scritte da loro per l’occasione da condividere con tutti gli invitati. Se, invece, la cerimonia e il ricevimento hanno uno tono piuttosto elevato i testi per le nozze potranno essere affidati ad attori ed attrici che avrete assunto per l’occasione, magari alternati a testi che provengono dalla saggezza popolare impersonati da amici e parenti.

Prestate attenzione alla lunghezza del brano per le nozze scelto: il rito civile ha tempi molto limitati.

Si possono trascinare amici e parenti nel rito civile chiedendo loro di leggere brani di poesie o testi d’amore oppure semplici frasi di buon augurio oppure, se la cerimonia è particolarmente altezzosa, potrebbe essere una buona idea commissionare un gruppo di attori che reciti i versi magari accompagnato da un melodioso quartetto d’archi. Solitamente un matrimonio in Comune ha tempistiche ben precise, che tendono a non superare i 20 minuti e sono scandite da momenti standardizzati, quali lettura degli articoli del codice civile da parte dell’ufficiale di stato civile; la classica domanda di rito (“vuoi tu”) e lo scambio reciproco degli anelli con la firma dei registri da parte di sposi e testimoni. In questo caso, al termine dello scambio degli anelli, potreste incaricare i due testimoni della lettura di un unico brano per le nozze.
E’ possibile disporre di un po’ più di libertà, per così dire, se la cerimonia segue lo stile americano, ovvero l’evento avviene in una location storica o nel parco di una villa o castello riservato in esclusiva. I testi scelti per le nozze dovrebbero essere letti alla fine del rito magari rivolgendovi, a turno, al vostro partner con un gesto di grandissima intimità. Potete recitare i testi dei poeti più conosciuti oppure prendere spunto da tali brani per scrivere un vostro discorso.

Vediamo alcuni esempi di brani per le nozze, dalla tradizione celtica alla letteratura romantica.

I sentimenti e l’amore, la fiducia reciproca e la fedeltà, sono i contenuti più significativi dei testi che vengono solitamente scelti per una cerimonia civile. E visto che si tratta di nozze, la cosa non sorprende: dai testi di Wystan Auden a quelli di Ludwig van Beethoven fino a Nazim Hikmet. In un giorno così speciale, un “semplice” ti amo potrebbe non essere sufficiente: serve qualcosa in più per mettere in risalto emozioni e sentimenti.
Fra i testi per le nozze più popolari c’è quello intitolato “Per te” di Edward Estlin Cummings poeta, scrittore e drammaturgo statunitense, il cui incipit recita:
“Il tuo cuore lo porto con me. Lo porto nel mio.
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata; qualsiasi cosa sia fatta da me, la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato perché il mio fato sei tu, mia dolce”.

“Il più bello dei mari” di Nazim Hikmet sentenzia:
“Il più bello dei mari è quello che non navigammo…
I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto”.

Testi poetici e di buon auspicio per la futura coniugale si ritrovano anche nelle benedizioni della tradizione celtica come ad esempio “Sul palmo della sua mano”, di cui un passo significativo recita:
“Possa la strada venirvi incontro; possa il vento sospingervi dolcemente. Possa il mare lambire la vostra terra e il cielo coprirvi di benedizioni”.

Helen Steiner Rice invece nella sua poesia “La magia dell’amore” enfatizza il sentimento dicendo:
“L’amore è altruista, comprensivo e gentile, e si vede con il cuore, e non con la mente. L’amore è la risposta che tutti cercano. L’amore è la lingua che ogni cuore parla”.

Il poeta inglese Wystan Auden si interroga invece sui differenti modi di amare:
“In quanti modi t’amo? Lascia che conti. Ti amo nell’alto, nel vasto, nel profondo cui l’anima si tende quando, sentendosi non vista, si protende ai confini dell’Essere e dell’Ideale Grazia”.